I tagli giallo verdi alla perequazione della mia pensione

Non adeguare equamente le pensioni al costo della vita equivale a ridurne il potere d'acquisto in modo discriminatorio ed è sintomo di un Paese che impoverisce chi più merita.

Mino Schianchi

Presidente Comitato Nazionale di Coordinamento dei Gruppi Pensionati e VicePresidente ALDAI-Federmanager
Oltre al contributo di solidarietà il governo propone di perseguire le pensioni medio alte con il congelamento differenziato della perequazione. Tale adeguamento al costo della vita costituisce una componente importante del trattamento pensionistico. Il blocco totale o parziale dell’adeguamento Istat per le pensioni medio-alte è un rilevante fattore di impoverimento nel tempo dei pensionati interessati.

Assistiamo allo scandalo di una legislazione previdenziale che è diventata strumento improprio della politica dei redditi, della ridistribuzione delle risorse, quindi dello stesso assetto socio-economico del Paese. Interventi in materia previdenziale al di là del nome loro attribuito (de-indicizzazioni, contributi di solidarietà, ecc.), in quanto coercitivi e collegati esclusivamente alla pubblica spesa (vincoli di bilancio, riduzione della spesa previdenziale, ecc.);  dovrebbero rispettare il principio dell’universalità del prelievo, non limitarlo ai soli pensionati.

Di seguito la tabella di calcolo che evidenzia la perdita di potere d’acquisto che nel 2019 ciascuno di noi avrà sulla propria pensione; perdita che si somma a quelle degli anni precedenti che si protrarrà anche negli anni successivi al 2019.
Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in formato pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013

I più visti

La fabbrica del benessere e del profumo: armonia e organizzazione

“L’azienda delle coccole”, così viene definita la Società “La Nordica” titolare del brand “White Castle”, un laboratorio artigianale di alta qualità con metodologie da grande impresa
01 agosto 2022

La svalutazione delle pensioni in Italia

Accorato intervento del Presidente CIDA alla conferenza stampa del 17 settembre 2025
01 dicembre 2025

Pensioni sotto attacco: la svalutazione continua

Da oltre venticinque anni le pensioni sono nel mirino: manovre di bilancio e decreti hanno stravolto la perequazione, riducendo il potere d’acquisto e colpendo soprattutto chi ha versato di più. Non è difesa di privilegi, ma di diritti: la pensione non è più un porto sicuro, e senza partecipazione attiva il peso del risanamento continuerà a gravare sui pensionati
01 novembre 2025

Tagliare le pensioni: un cantiere che non si ferma mai

Quelli che erano stati presentati come provvedimenti temporanei si sono trasformati, con il passare del tempo, in regole stabili. E il risultato è sotto gli occhi di tutti: anno dopo anno il potere d’acquisto dei pensionati del ceto medio è stato progressivamente eroso. Il grafico – nell’articolo - lo racconta con chiarezza: un cantiere sempre aperto, dove ogni governo ha lasciato la sua impronta fatta di tagli, blocchi e riduzioni. Nel frattempo, sono in corso i lavori per preparare la prossima Legge di Bilancio, quella del 2026. Non sappiamo quali sorprese saranno riservate ai pensionati; ciò che invece conosciamo bene è quello che è accaduto negli anni passati. E non si tratta di un episodio isolato, ma di una storia che si ripete da troppo tempo. Per questo i pensionati non possono più limitarsi ad assistere, come spettatori, ai lavori di questo interminabile “cantiere”. È il momento di assumersi responsabilità collettive: unirsi, stringere alleanze, partecipare alle iniziative di tutela che saranno messe in campo. Perché i diritti non sono mai acquisiti una volta per tutte: resistono solo se vengono difesi, giorno dopo giorno
01 novembre 2025

La riduzione dell'imposta sui redditi a confronto con la tassazione in Francia

La riduzione dell'aliquota dal 35% al 33% riconosce e valorizza il contributo del ceto medio allo sviluppo economico e sociale del Paese, ma non riduce lo spread fiscale con altri Paesi europei. In questo articolo l'analisi di quanto paghiamo in più rispetto ai francesi
01 dicembre 2025