Federmanager impegnata su quattro fronti
In un contesto complesso, gli obiettivi della Federazione per i prossimi mesi sono decisamente ambiziosi: lavoro, rinnovo del contratto, pensioni, consolidamento e sviluppo associativo.
Stefano Cuzzilla
Presidente Federmanager
Nei prossimi mesi abbiamo obiettivi strategici che possiamo centrare con il sostegno ed il coinvolgimento diretto dei colleghi.
La particolare stagione politica, con il voto siciliano prima e quello nazionale alle porte, delinea un contesto di instabilità e cambiamenti, che non agevolerà l’interlocuzione con i decisori, complicherà lo scenario e richiederà massima allerta.
In questo contesto, sono quattro i fronti aperti su cui dobbiamo intervenire.
Il primo si chiama lavoro. Ovvero, i progetti che abbiamo attivato e che arricchiremo per dare supporto anche ai colleghi temporaneamente inoccupati. Qui abbiamo dalla nostra il piano “Industry 4.0 All Inclusive”, oltre al sistema di certificazione delle competenze che rappresenta uno strumento di raro valore per il matching tra domanda e offerta di lavoro. Con Federmanager Academy e con CDi Manager abbiamo costruito un portafoglio di opportunità che sarebbe riduttivo definire formative, e che si rivolgono a tutti i colleghi che mirano allo sviluppo delle proprie competenze in linea con le trasformazioni del mercato.
Il secondo fronte aperto riguarda il rinnovo del Contratto
Ogni progetto su cui stiamo investendo guarda alle esigenze presenti e future dei colleghi e il mio auspicio è che possiate cogliere in termini di opportunità personale le iniziative che abbiamo attivato e che attiveremo.
Ritengo sia una qualità del management dare risposte non solo efficienti ma opportunamente lungimiranti: questo è un tempo di trasformazioni rapidissime, economiche e sociali, e i fabbisogni dei colleghi evolvono con altrettanta velocità.
È quindi questo il momento per stare uniti, coinvolgere nell’associazionismo il collega che vi siede accanto, mostrare la nostra competenza, la nostra coesione intergenerazionale, con un impegno di tutti ad accrescere la forza dei nostri numeri.
Immaginare in questi termini il nostro futuro è anche un esercizio di memoria.
Partiamo, dunque, dalla nostra identità costruita in oltre 70 anni di storia, per innovarla e, in coerenza con il senso di responsabilità che ci contraddistingue, per costruire una società con più orgoglio, con più talento, con più merito.
In definitiva, restituire al sistema Paese il contributo di valore della dirigenza italiana.
01 dicembre 2017