L’hub delle relazioni
Mettiamoci in rete con la nostra Federazione, perché con essa possiamo contribuire al benessere della classe manageriale, alla crescita sostenibile del Paese e quindi, in definitiva, al benessere e alla crescita personale di ognuno

Foto di Gordon Johnson da Pixabay
Valter Quercioli
Presidente Federmanager
Mettere in rete le persone per dare loro più forza, più voce. È questa oggi una delle sfide più complesse, persino in un mondo iperconnesso sotto il profilo digitale, che tuttavia spesso rivela una iperconnessione di solitudini in isolamento.
Ecco allora una delle principali mission della nostra Federazione, soprattutto in questa fase storica dalle molteplici incertezze: aiutare le persone a “fare vera rete”, mettendo a loro disposizione una platea associativa sempre più ampia e a fattor comune un patrimonio sempre più vasto di esperienze, competenze e valori.
Occorre proiettarsi al di là del semplice concetto di “appartenenza”, oramai troppo statico e stantìo per la mutevole dinamica dei tempi odierni, per guardare alle opportunità concrete che un’organizzazione, una rete come la nostra può dare agli associati, in un processo di proficua interrelazione e condivisione.
Ogni giorno osserviamo le potenzialità che le connessioni sono in grado di determinare in termini di azioni concrete, alimentando quel senso di solidarietà che è caratteristica delle realtà associative. Ed è proprio la circolazione di idee, proposte organizzative, conoscenze che rende la rete solida e reattiva rispetto alle difficoltà che ogni rappresentanza deve fronteggiare.

Ma vi è un ulteriore aspetto da considerare, che mi piace definire come “legge di potenza”, applicabile al nostro contesto. Se il numero di componenti della nostra community raddoppia, il numero di possibili collegamenti più che quadruplica, creando un effetto moltiplicatore ad alto impatto.
Ogni nuova persona associata non aggiunge solo sé stessa, ma moltiplica le possibilità di connessioni e collaborazioni, apportando un valore aggiunto di cui tutti possono beneficiare. Ogni associato in più nella nostra rete ha il potere di amplificarne le opportunità di evoluzione e di sviluppo, in una crescita esponenziale che rende l’organizzazione più forte e munita di risorse.
Altra qualità fondamentale del nostro network è la sua resilienza. Quando un nodo – ovvero un contatto, un’opportunità o una relazione – viene meno, altri nodi si attivano a sostegno di ciascuno e di tutti. È anche questa capacità di adattamento e mutuo-sostegno a costituire un vero fattore trainante dell’associazionismo: sapere di non essere mai soli, di poter contare su una rete di persone disposte a supportarsi reciprocamente.
Per questo è essenziale mettersi in gioco, partecipando attivamente alla vita associativa, un hub delle relazioni in cui competenze e visioni si incontrano e aprono la via a nuove possibilità di carriera, aggiornamento professionale costante in risposta ai trend di mercato e tutele mirate, in termini previdenziali, sanitari, occupazionali.
Mettiamoci in rete con la nostra Federazione, perché con essa possiamo contribuire al benessere della classe manageriale, alla crescita sostenibile del Paese e quindi, in definitiva, al benessere e alla crescita personale di ognuno.
Tratto da Progetto Manager
01 maggio 2025