Tavolo di confronto sull’ipotesi dell’ennesimo contributo di solidarietà sulle pensioni

Secondo la Corte Costituzionale, un contributo di solidarietà è consentito, solo se si presenta come “misura contingente, straordinaria e temporalmente circoscritta” e soprattutto se viene “utilizzato come misura una tantum”. L’ipotesi di un 9° contributo di solidarietà impone una riflessione sulla ripetitività del provvedimento per risolvere un dichiarato stato di crisi che la Costituzione indica di affrontare con l’aumento delle imposte.

Giorgio Ambrogioni

Presidente CIDA
L’ipotesi di introdurre un contributo di solidarietà sulle pensioni medio-alte, forse risolve il primo problema contenuto nel previsto intervento di ricalcolo contributivo, quello di palese incostituzionalità del meccanismo retroattivo. Ma resta aperta la seconda questione, relativa all’ammontare del gettito previsto: per recuperare un miliardo di euro di quale entità sarà questo contributo e verso quale platea di percettori di reddito pensionistico sarà indirizzato?
 
Oggi la parlamentare del Carroccio, Laura Murelli, ha sostanzialmente ammesso quello che CIDA sostiene da tempo: il ricalcolo con il metodo contributivo di cui sta discutendo la Commissione Lavoro della Camera, fa acqua da tutte le parti, sia per la sua incoerenza tecnica, sia per gli evidenti aspetti di incostituzionalità. La soluzione, a quanto sembra di capire è quella di un ‘contributo di solidarietà' sugli assegni pensionistici 'sopra i 4.500 euro'. Ma è tutto ancora avvolto nella nebbia, visto che, ammette la stessa Murelli parlando con le agenzie di stampa, ‘la soluzione tecnica ancora non è stata messa a punto e arriverà nel corso dell'esame della manovra alla Camera, come emendamento alla legge di Bilancio.
 
Insomma, altra confusione per il popolo dei pensionati diventato bersaglio preferito di autorevoli esponenti dei partiti e dello stesso Governo. La recente storia economica, purtroppo, è piena di contributi di solidarietà e di blocchi perequativi chiesti sempre alle stesse classi di percettori di reddito, strada resa facile per il fatto di essere contribuenti onesti e chiaramente indicati negli elenchi dell’Inps e dell’Agenzia delle Entrate (clicca "Trent'anni di contributi di solidarietà" per saperne di più). Da parte nostra, nel corso di audizioni parlamentari, convegni e comunicati stampa, abbiamo sempre sostenuto di essere contrari a forme surrettizie di ricalcolo dei redditi da pensione, per l’evidente irrazionalità ed incostituzionalità di un meccanismo presuntivo e discriminante.
 
Al contrario, per lo spirito di solidarietà e il senso civico che abbiamo testimoniato in molteplici occasioni, ci siamo resi disponibili a discutere di possibili interventi di solidarietà nei confronti di chi ha meno ed è in difficoltà, pur consapevoli che tale compito ricadrebbe nell’ambito della fiscalità generale. Abbiamo però posto due condizioni, quella dell’equità del provvedimento (nel senso che dovrebbero contribuire tutti, nessuno escluso) e della sua condivisione nella fase di elaborazione. Condizioni che ribadiamo nel momento in cui questa ipotesi sembra farsi strada fra i balbettii e le contraddizioni del dibattito politico.
Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in formato pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013

I più visti

Perché dicono che la Terra è piatta

Gruppo Cultura – Sezione Scienza
01 settembre 2023

L’inflazione è una tassa ingiusta sugli onesti

L'inflazione è la conseguenza di uno squilibrio economico generato dai cambiamenti di mercato che comporta l'erosione dei capitali monetari e la perdita del potere di acquisto dei redditi di lavoro dipendente e delle pensioni
01 agosto 2022

Fissata l’udienza della Corte Costituzionale per il ricorso contro il blocco parziale perequazione e il taglio delle pensioni

Per la quarta volta a distanza di pochi anni (2008, 2015 e 2017) la Corte Costituzionale è chiamata a pronunciarsi su provvedimenti dichiarati dalla stessa del tutto eccezionali, nel senso che non siano ripetitivi e non si traducano “in un meccanismo di alimentazione del sistema di previdenza”. Gli interventi sulle pensioni demoliscono la certezza del diritto.
01 giugno 2020

Abbandonati all’erosione dell’inflazione

L’inflazione ha dimezzato in 30 anni il potere d’acquisto
01 novembre 2023

Continua l’attacco alla classe media dei pensionati

La classe media dei pensionati italiani sta subendo una serie di provvedimenti ingiusti che minano il loro benessere economico. È ora di alzare la voce, agire e difendere i propri diritti. I pensionati hanno contribuito alla crescita del Paese per decenni, e ora è giunto il momento di garantire loro una pensione dignitosa, senza continue falcidie. Il futuro del sistema pensionistico italiano dipende dall'azione collettiva e dalla determinazione a difendere il diritto di tutti i cittadini a una vecchiaia serena e sicura
01 dicembre 2023