Rieccoci con i tagli alla perequazione
Il Governo penalizza, piuttosto che riconoscere, il merito di chi ha lavorato una vita versando un capitale per la pensione
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L’articolo “Prefetti, piloti e manager: i pensionati che resistono ai tagli previdenziali” pubblicato oggi da La Repubblica umilia la meritocrazia, alimenta l’invidia sociale e sostiene la persecuzione mediatica nei confronti della categoria sociale protagonista dello sviluppo del Paese.
Sarebbe ora che politici, intrattenitori televisivi, commentatori e giornalisti smettessero di fare di tutt’erba un fascio accomunando ai vitalizi dei politici le pensioni di chi se le è sudate versando onerosi contributi. Per dare prospettive al Paese bisogna ripartire dall’onestà intellettuale, respingendo il populismo a scopo elettorale.